- Recensione di Gianpaolo Buonafede.
Cristian Cavalli, in arte Crotti B, ha deciso di presentarsi al pubblico con il singolo Clerville.
Questo brano, uscito per l’etichetta Noise Symphony, è la prima pubblicazione del rapper milanese e colpisce fin da subito per la sua grande sincerità.
“Nel mio EP parlo di quello che sono / mica di quello che voglio…”
Le rime di Crotti sono dirette, taglienti, e una dietro l’altra porgono all’ascoltatore una specie di personale biglietto da visita.
Crotti si definisce un ladro di parole, tra una rima e l’altra, paragonandosi a Diabolik: il famoso ladro dei fumetti creato da Angela Giussani nel 1962.
“Taglio i legami che mi legano le mani / perché se progetti hai bisogno di piani”, “coltello in mano mi taglio la lingua / così che il mio genio si assopisca.”
L’arma di Diabolik è il coltello, quella di Crotti è la biro. Questo parallelismo fa capire a chi ascolta che c’è una ricerca dietro il testo del brano, un taglia e cuci di rime, una storia da raccontare nel tempo di un beat.
“Ora che conosci la mia identità ti devo fare il mio identikit / ora che parlo con la musica non ho età, sono intramontabile, Chuck Norris.”
Nella seconda strofa del brano continua il resoconto, continua la storia, e Crotti rappa ciò che pensa senza girarci troppo intorno.
Nel complesso il brano è interessante, ben costruito, con un ritornello orecchiabile capace di sintetizzare gli argomenti trattati nelle strofe. Anche il beat aiuta, nella sua azzeccata semplicità, a fortificare ciò che Crotti vuole comunicare.
Lo stile di questo rapper è particolare, specie nella scrittura, e ci sono un paio di momenti che mi ricordano lo stile di Dargen D’amico.
In conclusione Clerville è un ottimo punto di partenza e Crotti B è un ladro di parole degno di tale nome. Chapeau.