Oggi parliamo di “Insie(i)e”, il nuovo disco del collettivo ticinese Big Bang Family in collaborazione con un altro artista conterraneo, NX of Massakrasta.
Questi ragazzi, già attivi da tempo, hanno deciso di unire le forze e dare vita ad un nuovo album insieme: un disco dal sapore tipicamente hip hop, sia per quanto riguarda le sonorità sia per i contenuti. Vengono affrontate tematiche personali e sociali e non mancano gli spunti di riflessione e un senso di denuncia nei confronti di ciò che non va.
Ti lascio subito alla chiacchierata tenuta con i ragazzi, dove abbiamo avuto modo di approfondire bene alcuni aspetti del disco e da cui sono emersi concetti molto interessanti.
Ricordo che puoi ascoltare l’intero album su Spotify:
https://open.spotify.com/album/1VmF3tHr1yhIS0BJqFSaOP?si=oplG6pp4TLaAjbk5bI7pmw&dl_branch=1
Ciao ragazzi! Presentatevi brevemente ai lettori di Fare Rap!
BBF
La Big Bang Family nasce nel 2004 a Stabio, in Canton Ticino. Ci siamo riuniti e, dopo alcune esperienze singole o in altri gruppi, abbiamo deciso di creare la formazione odierna. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di voler divulgare e diffondere, la cultura hip-hop, tramite il rap (per la maggior parte dei casi) in Ticino. Abbiamo cominciato a far musica ma poi volevamo suonare live allora abbiamo cominciato a organizzare eventi (nostri e per conto di organizzazioni o privati), poi però volevamo diffondere delle storie, così abbiamo scritto per un giornale, creato una fanzina, cominciato a fare programmi radiofonici e molto altro. La nostra musica è soggettiva, può piacerti o meno, noi però abbiamo sempre puntato a prenderci il rispetto delle persone per questo ci diamo sempre "un sacco da fare”.
NX
NX classe 1981. Mi sono avvicinato alla cultura Hip Hop nel 1995. Oggi enterteiner rapper, MC, Writers appassionato di grafica e fotografia. Alla fine degli anni 90`con Francis e Dj Jouda abbiamo fondato “Massakrasta” gruppo Hip Hop che vanta numerose partecipazioni a progetti discografici ed eventi in Ticino, Svizzera interna come pure nella vicina Italia. Dal 2001 ho cominciato una stretta collaborazione con Michel (Metro Stars), questa collaborazione mi ha permesso di crescere moltissimo e realizzare, nella migliore delle maniere, i miei/nostri primi passi (veri) nella musica. Nel 2012 è nata la collaborazione con la Big Bang Family anche loro avevano già mosso i loro “primi passi” per questo unirsi e far musica è stato davvero spontaneo; canzoni, concerti, radio, blog – ma non voglio spoilerare troppo la domanda numero 3 ;)
A riassumere bene il nostro spirito c'è il nuovo video di “Live on Stage”
https://www.youtube.com/watch?v=zOeJL3KNx_c
Da dove trae origine il vostro nome d’arte, ovvero Big Bang Family e NX?
BBF
Big Bang era il nome del nostro studio (in cantina da Costa a Stabio). Uno studio che ha accumunato gli esordi di tutti noi, quando dovevamo "ripartire assieme musicalmente parlando"; siamo partiti da lì. Big Bang perché è come una sorta di energia, una forza che crea. In Ticino nei primi anni 2000 non c'era molto da fare "se ti piaceva il rap"; anche questo ci ha spinto a originare e creare da noi. Family vuol far capire che non siamo "un team di lavoro" (come oggi va tanto di moda dire) ma siamo 4 ragazzi che si vogliono bene.
NX
il mio nome è sempre in evoluzione e la cosa più stilosa è che non sono mai io che lo scelgo, me lo danno sempre gli altri. Il mio nome è Domenico, gli amici mi chiamano Nico, una persona speciale ha cominciato a chiamarmi NIX che ho trasformato a mia volta in NX.
Parlateci dei vostri inizi nel mondo del rap: come vi siete appassionati? quali sono i vostri progetti, solisti e non, realizzati finora? Oltre al rap, ci sono altri generi musicali che apprezzate?
BBF
Il rap è sempre stato un linguaggio che ci ha stregato "sembra tutto così semplice ma allo stesso tempo quasi magico". Sin dai primi artisti che vedevamo su MTV o che si sfogliavano su Groove (troppo giovani per AL ;) ) un approccio e un modo di porsi fuori dal comune.
Negli anni si sono susseguiti vari esperimenti. Il primo disco (raccolta) che abbiamo portato in giro si chiamava "Merda preziosa vol.1" poi finalmente è arrivato il primo disco ufficiale "Prima Di" (con Soulkast, A.T.P.C., Dj Shocca, Maury B, Sisma, Michel e i Massakrasta).
Recentemente Stex ha pubblicato Daruma (Ep da beatmaker con rapper americani) e Costa (sempre come beatmaker) ha seguito diversi progetti Ghostbastards EP, Apertura Celeste, CLBOCLC EP e ultimamente BeatGate. Moko è in chiusura del suo primo disco solista (dicembre 2021) e anche P-Kut è impegnato in un progetto.
Ad oggi siamo impegnati anche nella musica elettronica con il progetto Space Rules (primo vinile uscito nel 2020 con una collaborazione di North of Loreto aka Bassi Maestro). Costa, Stex e P-Kut in veste di produttori, Moko come art director e grafico. Potremmo tranquillamente dire che "ci piace la musica" e parlare di musica.
NX
Mi sono avvicinato alla cultura HIP HOP nel 1995 come writers, breaker e Mc. Dal 2001 ho cominciato una stretta collaborazione con Michel (Metro Stars) partecipando con il gruppo “MASSAKRASTA” a le sue compilations “CHEMPIONS LEAGUE” “DA LONTANO”, “BOMBE” fino alla realizzazione del primo disco “MALEDUCATI” nel 2006 dove i singoli “BLING BLING” e “LAMADEMONIO” vengono selezionati da BASSI MAESTRO per il volume uno e due delle compilations “MONKEE BIZNIZZ”. Nel 2012 nasce la collaborazione con la BIG BANG FAMILY, collaborazione discografica e live per una serie di date in Italia e Svizzera fra cui MOP, Beatnuts, Dj Premier and Bumpy Knuckles, Das Efx, KRS-One e molti altri. Nel 2014 ho pubblicato il mio primo album da solista “ELEMENTO DI DISTURBO” per BM RECORDS e la versione in VINILE per KAPPADISTRIBUTION.
Ad oggi continuo a scrivere per nuovi progetti!
Passiamo ora alla vostra recente pubblicazione, il disco "Insid(i)e". Trovo molto originale l'idea di trasmettere attraverso il titolo due principali immagini: l'interiorità (inside) e le insidie, spesso provenienti dall'esterno. La trovo una contrapposizione davvero significativa, anche se naturalmente si tratta solo di una mia personale interpretazione. Volete spiegarci qualcosa a riguardo? Quali sono le insidie dei nostri giorni?
Il titolo, come la copertina, vuole testimoniare come ognuno combatte contro i suoi demoni.
Spesso non ci accorgiamo però che abbiamo tutto l'occorrente per brillare da soli. Ognuno ha portato la sua storia e le sue problematiche (diverse quindi è difficile elencarle) ma assieme abbiamo raccontato "la stessa luce" ovvero la musica, la passione, la determinazione e l'impegno. Le esperienze che abbiamo vissuto assieme, i discorsi fatti fino a tardi i momenti in cui abbiamo potuto contare "sul gruppo".
Quali sono le tematiche principali che avete voluto affrontare nell’album? Quali messaggi volevate trasmettere agli ascoltatori?
La forza del gruppo, la bellezza di raccontare semplici episodi quotidiani, le esperienze che abbiamo avuto e come ne siamo "usciti" e la voglia di ritornare sui palchi. Cercare di descrivere un approccio, il nostro approccio ovvero: fai tutto al meglio, fai un disco curando i dettagli, cerca di migliorare dai dischi precedenti e "pensa di dover e voler cambiare qualcosa". Forse poi non cambierai un cazzo ma hai dato tutto e ci hai provato (meno di così è inaccettabile) e non è un discorso che riguarda il rap, riguarda quello che ti piace e quello che ti fa stare bene.
Qua e là citate la vostra terra, la Svizzera. Una cosa bella e una brutta della vostra nazione?
L'aspetto negativo potrebbe essere "l'aspettativa". Per l'Italia noi siamo "la Svizzera" con tutte le sue contraddizioni ma anche con tutte quelle aspettative positive. Per la Svizzera noi siamo "il Ticino" ovvero il cantone più discriminato. A questo aggiungici 4 lingue nazionali, non si capisce nulla, è un bel casino. Abbattere i muri interni è spesso più difficile di oltrepassare la dogana a Chiasso ma lavorando tanto e bene siamo riusciti a creare dei legami ottimi sia verso l'Italia che internamente alla Svizzera. Anche nei concerti in cui ci "guardavano peggio" abbiamo sempre notato la differenza pre e post live dove magari anche chi ti aveva fatto storie all'entrata ti stringe la mano e ti fa i complimenti.
Un aspetto positivo è la credibilità, ovvio prima devi dimostrare tanto ma siamo riusciti a fare tanto e non è scontato. Non ci ha regalato niente nessuno ma, negli anni, abbiamo anche avuto dei gran partner.
“Su il sipario”, traccia molto riflessiva e profonda che spinge a guardarsi dentro, è accompagnata da un bel videoclip. Com'è nata l'idea? Raccontateci qualcosa a riguardo.
L'idea è nata sentendo questo beat clamoroso di dj S.I.D., le atmosfere richiamavano molto bene quel mood e poi, dandoci dei compiti di settimana in settimana, abbiamo concretizzato il tutto. Moko ha insistito per essere primo nella traccia visto quell'intro rivolta al pubblico e una volta fatta sentire tutti siamo stati d'accordo.
Il video mostra uno spaccato di questo momento (o di quello che abbiamo trascorso - Si spera), telecamere che riprendono città deserte e case ferme (senza vita ma custodite in maniera preziosa senza che si rovinino). Strumenti musicali, strumenti d'espressione artistica fermi perché l'arte è stata bloccata. Chi ha voluto dare il suo contributo si è dovuto reinventare, in un video o su un palco digitale guardando in camera. Abbiamo "recitato" come in un teatro ma quello che abbiamo raccontato non è il frutto di un copione, ci siamo adattati, forse, "esteticamente" ma non siamo mai stati diluiti nei messaggi.
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Attraverso la vostra musica si percepisce la vostra passione per il buon Rap, quello fatto bene, serio e ricco di contenuti come ai vecchi tempi (e, lasciatemelo dire, vedere questo nel 2021 fa molto piacere). Emblematiche sono le barre: “La mia generazione si fidava dei cantanti, c’erano meno riflettori sopra i volti, era tutto un po’ più buio e si ascoltavano i discorsi” (da “Su il sipario”).
Quanto è importante, secondo voi, continuare a fare rap di un certo tipo? In una scena musicale in cui sembra avere sempre più importanza l'aspetto esteriore e la musicalità radiofonica, credete sia giusto che il rap provi ancora a portare dei contenuti di un certo spessore? Pensate che il rap possa aiutare le persone e i giovani a riflettere su tematiche anche molto importanti, e magari contribuire a cambiare le cose?
Se il rap chiama pubblico e diventa "una macchina da soldi" è facile capire perché così tanto sia nato, attorno al rap, in questi anni. Il momento è super-produttivo ognuno può decidere cosa ascoltare e ce n'è per tutti i gusti. Il successo dei "numeri uno" non è la causa dell'insuccesso degli ultimi. Anche artisti lontano da noi (artisticamente) in qualche modo contribuiscono a puntare i riflettori sul rap (non è sempre negativo).
Se sono mode passeggere sarà il tempo a deciderlo, non serve spendere tempo a riguardo oggi se domani non ci saranno nemmeno più.
Noi ci siamo fidati di chi ci ha fatto appassionare a questo genere, delle loro tematiche, del loro modo di raccontare le loro esperienze e realtà. Si può dire lo stesso di oggi (con questi social e questo assurdo gioco di hype)?
Il nostro rap si basa sul rap, sui contenuti e sui live, è importante per noi continuare a fare così per non risultare "finti"; agli occhi di chi ci segue. Chi ci ascolta deve potersi fidare di noi.
Restando sullo stesso argomento, nella traccia "Storie sul loop" parlate dell'esigenza di "urlare su un loop" le proprie storie: un gesto sicuramente efficace in molte occasioni. Quanto sono importanti il rap e la musica nella vita di una persona, ad esempio nei momenti difficili o delicati della nostra esistenza? Possono essere un valido aiuto in tal senso?
Sicuramente, ogni valvola di sfogo può essere d'aiuto. Anche ascoltare un brano può aiutare poi il rap ha quella semplicità di darti un pugno in faccia con una sola frase. Oggi più che mai le storie sono alla portata di tutti. Il "lavoro sporco" lo deve fare chi ascolta, è impossibile che tutti vadano in profondità, molti si fermeranno ai claim pubblicitari e ai Baci Perugina ma chi saprà cercare avrà sicuramente più scelta e più possibilità di evolversi e crescere.
All'interno della nostra società vediamo sempre più spesso una discreta censura nei confronti di chi la pensa in modo diverso o cerca di smuovere le coscienze camminando un po' lontano dal pensiero comune, su terreni non propriamente mainstream. Vi chiedo: quanta importanza ha secondo voi, soprattutto al giorno d’oggi, essere artisti rap e riuscire a conservare la propria libertà di espressione nella musica e non solo?
E non solo esatto. Ogni forma artistica ha bisogno della libertà d'espressione più totale. Banalmente solo avendo a disposizione tutte le parole posso veicolare al meglio il mio messaggio, se me ne precludi alcune perderò d'efficacia. Poi ci sono comunque temi che se affrontati o manifestati con la propria arte risultano discrepanti con la stessa. A livello d'espressione è bene che chiunque possa fare e dire quello che meglio crede (infondo può
anche fare le veci di un attore e recitare una parte o provocare) poi sta all'intelligenza, alla coerenza e alla cultura dei singoli evitare di creare una canzone rap volta a promuovere ideologie poco coerenti con la cultura che ha permesso la nascita del rap.
L’ultima traccia, “Disturbo alla mente pubblica pt.2”, segue la “pt.1” contenuta all’interno del disco “Elemento di disturbo” di NX, uscito alcuni anni fa (album bellissimo che consiglio a voi lettori: andatelo a recuperare se ancora non lo conoscete). È un brano davvero potente, sia come impatto sonoro sia grazie alle vostre rime molto forti e significative. Denunciate in modo diretto ed efficace molti aspetti negativi della nostra società, e mirate a far riflettere su quanto siamo oppressi, schiavizzati, manipolati, controllati; siamo delle pedine, dei “dadi” o ancora dei “dati” in mano ai potenti, ai quali non costa nulla premere un pulsante e farci fuori tutti.
L’ho trovata una traccia di denuncia che trasmette un intento di rivoluzione, un desiderio di alzare la testa (“Homo Sapiens, ora sai che se non ti tiri in piedi torni scimpanzè”) e riprenderci ciò che ci spetta: “non ci puoi telecomandare, figurati manipolare!” dite nel ritornello.
Volete spiegarci qualcosa non solo per quanto riguarda il brano ma, più in generale, questo argomento? Come vedete da questo punto di vista il presente e soprattutto il futuro prossimo che ci aspetta?
Speriamo sempre che il futuro (e le generazioni future) una volta che avranno smesso di parlare con le "lingue dei loro genitori" siano liberi di farsi i propri pensieri, di mettere in discussione alcuni dogmi e di abbatterne degli altri. La speranza è che le generazioni future siano più libere delle precedenti.
Sarà un bel casino però. L'impressione è sempre quella che "chi sa fare fa e sta zitto, chi non sa fare parla" ed il grosso guaio è che i secondi hanno imparato a comunicare davvero bene. Nessuno di noi ha la pretesa di portarti dalla sua parte, questa canzone nasce per disturbare, anche con piccoli esempi quotidiani, quello che ci circonda.
Quali persone hanno collaborato con voi alla realizzazione di questo progetto?
Dj S.I.D (ad oggi Super Ape - Dogozilla Empire) ha realizzato tutti i beat del progetto e ci ha contattato perché li vedeva affini alle nostre skills.
I nostri ospiti sono: Françis (Massakrasta) in "Respira", Gimma in "storie sul loop" e Dj Kamo in "puoi decidere".
A Mixare il progetto è stato Costa, a curare la direzione artistica/video Moko e a concretizzare il Master sono state le mani esperte di Davide Bassi.
L’isolamento forzato che abbiamo attraversato e che stiamo tuttora vivendo a livello mondiale secondo voi ha in qualche modo influenzato il desiderio di comunicare, il modo di vedere e di fare musica? Voi come avete vissuto e come state vivendo in Svizzera questa situazione sociale? È tutto molto simile all'Italia o ci sono sostanziali differenze nella gestione e nell'approccio?
Sicuramente in Svizzera c'è stato meno isolamento imposto, era gestito più a discrezione dei singoli, ma di periodi orrendi si tratta e forse lascia il tempo che trova vedere quale delle due puzza di più, sempre di merda si parla :)
A livello artistico si è potuta palesare la forte discriminazione che vivono gli operatori di questo settore, l'arte e la cultura sono viste come "accessorie e un po' sfigate da sempre" sembra più accettabile che un fonico non possa lavorare, come se "in qualche modo se la sia cercata lui" ed è assurdo. Questo sicuramente non fa bene allo spirito e alla serietà con cui viene presa l'arte e forse disincentiva e ha disincentivato anche i giovani nell'intraprendere certi percorsi.
Noi siamo contenti di aver tirato fuori, per l'ennesima volta, "il meglio dal peggio" e ora non vediamo l'ora di portare live il nostro disco.
Da amante della scrittura e della creatività in generale, penso che finire di creare un progetto sia come dare alla luce una parte di sé, una nuova creatura partorita dalla nostra mente e dal nostro cuore. Voi come vi sentite dopo aver realizzato un disco o un brano? Condividete questa bella sensazione oppure no?
Sicuramente una bellissima sensazione, ora può camminare con le sue gambe e siamo ansiosi di portarlo live. Per ora sono arrivati solo dei feedback online (per la maggiore) fa sempre piacere ma, mettersi alla prova con gli occhi di chi ti ascolta nelle file sotto al palco è un'altra cosa. Per noi è stata una bella sfida, essere 5 teste a ragionare su tutto può allungare i tempi ma alla lunga ti accorgi che i compromessi e quello che tutti assieme abbiamo deciso è proprio una figata.
C'è un disco in particolare (di qualsiasi genere o epoca) che per qualche motivo vi ha segnato particolarmente e che portate nel cuore?
BBF
Molto difficile da dire, sicuramente i primi ascolti sono quelli che custodisci in maniera più gelosa perché immortalano te, la tua energia e tutto il fascino che si nascondeva dietro quei brani però è sempre difficile dire un disco quando sei in fase di ricerca e non conosci nulla, tutto ti apre la mente e te la rapisce, è come chiedere a quale dei due genitori vuoi più bene.
NX
Molto difficile sintetizzare a un solo “disco”. Il giorno che ho ascoltato “Apocalypse '91...The Enemy Strikes Black” dei PUBLIC ENEMY la mia vita è cambiata, lo stesso vale per “DRITTO DAL CUORE” dei Next Diffusion.
Infine, una domanda un po' particolare che amo sempre fare: di che colore è l'Hip Hop? Perchè? (es.: rosso come il fuoco...)
Forse sono due i colori ma sono molto diversi tra loro. Il marrone e il blu. Quest'ultimo ricorda il mare, la profondità, le tue abilità nel nuotare e di andare sempre più nel profondo il marrone invece ricorda la terra, ovvero il luogo in cui tutto mette radici per poi crescere.
Lasciate pure tutti i contatti tramite cui seguire i vostri progetti e uscite.
Insid(i)e:
https://distrokid.com/hyperfollow/bigbangfamily/insidie
Big Bang Family:
https://www.instagram.com/big_bang_family_/?hl=it
https://www.facebook.com/BigBangFamilyStabio
https://bigbangfamily.bandcamp.com/
https://www.youtube.com/user/bigbangfamilystabio
Nx:
https://www.youtube.com/channel/UCOg81uYzQDwvgRsC689Xu9A
https://www.instagram.com/nxofmassak/
https://www.facebook.com/NXofmassakrasta
Grazie per la disponibilità ragazzi, è stato un vero piacere. In bocca al lupo per i vostri progetti presenti e futuri! Alla prossima!
Intervista e articolo a cura di Alessia Santangeletta