Il brano di cui vi parlo oggi è Street Art di Frega & Nemesi, membri di Paranoid Label.
Il secondo si è occupato anche di mix e master a nome del suo studio, Dark Side Records. La produzione è affidata ad Hub, promettente beatmaker nonché membro della medesima crew. In fine, ad accompagnare il brano vi è uno street video diretto da Kalì di Calypso Studio.
Nonostante abbia un argomento di fondo importante e concreto, ovvero il tributo alla musica, Street Art condivide molte caratteristiche con il tipico esercizio di stile. Infatti i due MC danno molta importanza alla retorica del testo, seguendo il proprio stile personale: Frega utilizza un lessico e un metodo di scrittura abbastanza classici, mentre Nemesi si rifà più spesso all’immaginario Horrocore su cui basa, generalmente, i suoi testi e, quindi, le sue metafore.
Fatto bagaglio di tutto ciò, il livello del testo è molto buono, tenendo conto del fatto che è scritto con lo scopo di essere particolarmente profondo o introspettivo.
Per quanto riguarda la tecnica del Rap, il livello è sempre alto. Anche qui si nota la contrapposizione tra i due autori: Frega mantiene un tono di voce più morbido e naturale, in pieno stile Old School, al contrario di Nemesi, che dà alla voce un’identità più graffiata, com’è solito nei sottogeneri più Hardcore.
La metrica di entrambi è lineare e pulita, perciò il flow scorre sulla strumentale nel migliore dei modi, rendendo così il brano parecchio orecchiabile.
La strumentale è stata, a sua volta, un elemento che ho apprezzato. Tecnicamente parlando, è ben composta; dal punto di vista del suono, mi ha stupito come, nonostante la sua estrema semplicità, non stanchi l’orecchio dell’ascoltatore. E chapeau per il sax nel ritornello.
In conclusione, ho trovato il brano molto piacevole all’ascolto e, fatto ancor più importante, non ho trovato difetti segnalabili, il che parla chiaro sulla qualità del pezzo.
Non mi resta che ricordarvi di supportare Frega, Nemesi, Hub, Kalì e la Paranoid Label tutta, e di esporre il vostro pensiero su Street Art con un commento!
Recensione a cura di Voide
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