Recensione - Oggi analizziamo “Aly Ways”, il mixtape del rapper pugliese Alyen.
“Aly Ways” è un mixtape che ha visto la luce nel maggio 2013, dopo una lavorazione di circa 10 mesi. Esso contiene 14 tracce, di cui due (“Nel mio spazio” e “L.S.V.”) sono state prodotte rispettivamente nel 2011 e 2012.
Partiamo dal nome dell’artista, Alyen, significativo di come egli si ponga nel mondo e nella musica. Nella prima effettiva traccia (dopo l’Intro), ovvero “Nel mio spazio”, sentiamo infatti dire dall’artista che è “di un altro pianeta”, e si trova qui in missione di pace; il concetto viene poi ripreso nella traccia “Estranei” (in collaborazione con Koa), in cui ci viene presentata la cruda realtà in cui viviamo, piena di indifferenza, disonestà, e in cui sembra sempre più difficile adattarsi; per questo, se “ci guardiamo in giro ci sentiamo dei marziani”, e trovo questo stato d’animo piuttosto realistico e veritiero.
Questa critica nei confronti di una società vuota, priva di valori e che si limita a copiare senza avere un minimo di iniziativa, la sentiamo forte nella traccia “La gente che copia”, che riassumerei con una citazione che ho molto apprezzato: “‘Sto mondo mi sta alquanto stretto e per questo mi vesto largo!”.
Allo stesso modo, la traccia “Raccomandazione” è volta a denunciare i sotterfugi che vengono messi in pratica nel mondo del lavoro così come in quello musicale. Ma ciò che Alyen vuole trasmettere all’ascoltatore è l’importanza di restare vero e sincero, e “dare fiato alla voce” con la speranza di rendere questo posto migliore.
L’importanza dell’arte nella nostra esistenza è raccontata in “Più arti”: essa non solo serve all’individuo, per rilassarsi e sfogarsi, ma anche alla collettività, per aprire le menti e mettere in luce ciò che non va. Le rime di Alyen ci dicono di estendere la nostra voce oltre l’indifferenza, affinché sia chiara la nostra posizione consapevole nei confronti dei fatti del mondo; di non mollare mai le nostre passioni, rendendole un vero bisogno come quello di respirare, e di sfruttare al meglio le nostre potenzialità per compiere azioni positive; ci spiega anche l’importanza di incidere qualcosa che rimanga nel tempo, che resti nelle menti di chi ascolta, lanciando le nostre emozioni in questo grande caos.
Lascia stare gli altri, rilassa gli arti
E pensa a rilassarti con una o più arti
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Il concetto ritorna anche in L.S.V. (feat. Bimbo): qui il titolo sta per i verbi “Lotto, Soffro, Vivo”, ed è significativo in quanto è proprio per mezzo dei primi due che si può giungere al terzo, ovvero Vivere. Dobbiamo lottare per raggiungere i nostri sogni o, come dice il ritornello, per espandere il proprio pensiero, anche se in tasca non ce ne viene nulla, ma solo per la passione e la soddisfazione di creare e intrattenere; ciò significa anche soffrire, ma meglio così piuttosto che essere spenti, o dei semplici burattini “pieni d’oro” ma con addosso “pochi valori”.
In “What I want” (in collaborazione con Sara), Alyen ci spiega la sua posizione nei confronti dell’hip hop: egli ha chiaro in testa ciò che vuole raggiungere e sa che in questa strada vuole metterci tutta la sua autenticità e la sua semplicità; ma sa anche che non si deve fermare, e deve tirare dritto con la caparbietà di un testardo… perchè il sogno di intrattenere e far riflettere gli altri non ha prezzo.
Alcune tracce sono state prodotte da JlK e Bimbo, altre sono state registrate su strumentali americane. Per i featuring ricordiamo Bimbo, Sara, Koa, Gnappis.
In conclusione, “Aly Ways” è un buon mixtape che sa intrattenere l’ascoltatore con ottime sonorità vicine alla vecchia scuola; ho trovato in Alyen delle buone capacità di scrittura nonché un flow scorrevole e piacevole. Molti sono gli spunti su cui riflettere, e nemmeno manca un pizzico di leggerezza.
Ti ricordo che puoi trovare “Aly Ways” qui in freedownload. Se non l’hai ancora ascoltato, ti consiglio di farlo al più presto!
Come sempre ti aspettiamo nei commenti per sapere la tua opinione!
Recensione a cura di Alessia
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